Il Borgo di Alessano

A circa 56 km da Lecce sorge Alessano, città natale di don Tonino Bello, nel  quale sopravvivono memorie storiche e archeologiche che mostrano il vivace passato di questa cittadina salentina; a questo deve aggiungersi la vicinanza a una costa frastagliata lambita da acque cristalline, che la rende un luogo da non perdere nel corso di una vacanza in Salento.

Cosa vedere nel centro storico

Con il termine Leucadia si indicava in passato la regione del Capo di Leuca, e Alessano ne divenne una delle più importanti città con i normanni. Tra il ‘400 e il ‘500, il borgo attirò un gran numero di famiglie di commercianti, oltre a una non esigua comunità di ebrei che si stabilì nel quartiere Giudecca.

I Del Balzo, i Gonzaga e i Guarini sono dinastie che hanno lasciato il segno nel centro storico, in passato cinto da mura, distrutte poi nel 1867. Passeggiando tra le labirintiche vie lastricate, infatti, si possono scorgere il quattrocentesco Palazzo Ducale, il Palazzo Lègari, Palazzo Pyrrego del XVII secolo e il rinascimentale Palazzo San Giovanni, splendido con la facciata in bugnato.

Fino al 1818 Alessano fu sede vescovile e fulcro della vita religiosa nella neoclassica Chiesa di San Salvatore, costruita nel 1763 sulle vestigia di un edificio medioevale: oltrepassando l’ingresso, aperto su una facciata dell’800 peraltro incompleta, si raggiunge l’interno dove spicca il dipinto raffigurante Tobiolo e l’Angelo attribuito a Paolo Finoglio.

Nella Chiesa dei Cappuccini, risalente al 1628, è possibile invece ammirare uno scenografico altare ligneo del XVIII secolo.

Un altro edificio religioso importante sorge nella sua frazione, a Montesardo, sita in cima alla Sierra dei Cianci: si tratta della chiesa bizantina di Santa Barbara, all’interno della quale sono custoditi affreschi con l’immagine del Cristo Benedicente.

Le altre frazioni di Alessano

A Macurano, dove sono ancora attivi i frantoi ipogei di Sauli e Santa Lucia, sorgono i resti di uno dei più importanti villaggi rupestri del sud-Italia. Il complesso archeologico, dove pare vi si insediarono monaci basiliani in fuga dall’Oriente flagellato dalle lotte iconoclaste, è formato da circa 31 grotte: si distinguono case, ricoveri per animali, arcaici frantoi e persino una necropoli.

Le cisterne presenti raccoglievano acque di scolo attraverso un ingegnoso sistema di canali: ciò rendeva fertile la terra, in particolare gli uliveti che hanno reso Macurano un centro assai legato alla cultura dell’olio.

Un motivo in più per visitare Alessano è la vicinanza alla costa dove sorge Marina di Novaglie, parte del territorio comunale. Su questo tratto di costa rocciosa, lambita da acque turchesi, si aprono spettacolari cavità naturali quali la Grotta Azzurra, la Grotta del Diavolo, nel cui buio antro si odono sinistri rimbombi, la Grotta del Presepio e la Grotta del Ciolo: quest’ultima prende il nome dall’omonima insenatura sovrastata da un ponte alto 20 metri, amato da chi vuole mettere alla prova il proprio coraggio con arditi tuffi.


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